Belvedere, mirador, miradouro. Tanti modi diversi per definire un’unica attività: osservare le città dall’alto, posare lo sguardo sui suoi edifici e lasciar vagabondare i pensieri. A Bologna, la città delle torri medievali, non mancano di certo i punti panoramici, né i punti di interesse da ammirare con lo sguardo all’ingiù. Non si tratta però soltanto di torri, come si potrebbe pensare, ma di un insieme piuttosto numeroso di luoghi - tra colli, musei, ponti e terrazze ne abbiamo contati 11! - che dopo una salita più o meno faticosa consentono di vedere la città da una prospettiva diversa e di certo molto affascinante.

Abbiamo pensato dunque di raccogliere in questo articolo tutti i belvedere di Bologna (o quasi), e creare un itinerario in 5 tappe che vi permetta di scoprire la città sia dal basso che dall’alto.

1) La vista dal Ponte Matteotti

Partiamo con una prospettiva meno usuale sul centro abitato che si apre su uno dei luoghi più frequentati ogni giorno da bolognesi e viaggiatori: la stazione centrale di Bologna. Per apprezzarla occorre incamminarsi fino al ponte Matteotti che collega il quartiere della Bolognina al centro della città, e offre un punto vista molto interessante sulla ferrovia e i suoi dintorni.

Vista ponte Matteotti Bologna

Affacciandovi da questo cavalcavia non vedrete torri o campanili, ma solo una successione pressoché infinita di binari che corrono paralleli verso l’orizzonte. Un paesaggio urbano che vale la pena vedere, meglio se al tramonto quando i raggi del sole si rifrangono sul metallo dei binari, per conoscere una delle zone di passaggio più vissute di Bologna.

2) Salire sul campanile di San Pietro e sulla terrazza di San Petronio

Lasciata la stazione alle spalle prendiamo Via Indipendenza, la strada più comoda per arrivare in Piazza Maggiore, aperta nel tardo Ottocento. Quasi all’altezza della “Piazza Grande” di Bologna troviamo la Cattedrale di San Pietro, che con la sua imponente facciata si erge lungo la via. La chiesa è conosciuta a Bologna soprattutto per via della processione della Madonna di San Luca, che ogni anno a maggio viene portata giù dal Colle della Guardia e per una settimana è ospitata proprio qui, all’interno delle possenti mura della cattedrale.

Pochi conoscono però la storia del suo campanile. Anzitutto è la seconda torre di Bologna per altezza, dopo quella degli Asinelli: dall’alto dei suoi 70 metri svetta sui tetti della città con una curiosa forma a punta che ricorda quella di una matita. Al suo interno si cela poi la campana ad azionamento manuale più pesante al mondo (33 quintali) che i bolognesi chiamano “la nonna”.

Salendo i (tanti) gradini che portano fino in cima, potrete trovarvi a tu per tu proprio con questa storica campana, oltre che ammirare lo splendido panorama dalle aperture della cella campanaria. Consultate questo link per scoprirne gli orari di apertura. 

Cattedrale San Pietro Bologna

Ridiscesi a terra, arriviamo in Piazza Maggiore. Qui avete due possibilità per osservare il cuore di Bologna dall’alto: salire sulla terrazza della Basilica di San Petronio a 54 metri dal suolo, oppure sbirciare i bolognesi che attraversano la piazza dalle finestre di Palazzo d’Accursio.

Se opterete per il secondo punto panoramico, vi farà forse piacere sapere che a Palazzo d’Accursio - il palazzo del Comune e delle collezioni comunali d’arte - i gradini sono pochi (e c’è anche l’ascensore). Il viavai di gente sul crescentone vi regalerà però degli scatti bellissimi.

La terrazza di San Petronio nasce invece in occasione di recenti lavori di restauro della basilica che hanno interessato la facciata e altre parti dell’edificio. In questo caso il punto panoramico è stato ricavato quindi dalle impalcature utilizzate dai restauratori, che però si è deciso di aprire alle visite per permettere ai visitatori di salire in cima alla basilica e osservare i tetti di Bologna da un’altezza di 54 metri. L’accesso si trova su Piazza Galvani, dietro a San Petronio, e prevede il pagamento di un biglietto; chi non ama gli scalini può tranquillamente salire in ascensore.

3) Torri con vista. L’Asinelli e la Prendiparte

Veniamo ora a uno dei panorami più amati e fotografati di Bologna. Da Piazza Maggiore imbocchiamo Via Rizzoli e ci dirigiamo verso la torre più alta di Bologna: la Torre degli Asinelli, costruita nel XII secolo. Salendo i suoi 498 gradini (!) e arrivando a un’altezza di ben 97 metri il vostro sguardo dominerà l'intera città, spaziando dai colli alla pianura.

Spostandovi da un lato all’altro della torre potrete cimentarvi a riconoscere palazzi e monumenti, e naturalmente scattare più foto possibili godendo di qualche momento di relax dopo le fatiche della salita.

Vista da Torre Asinelli

Rimanendo nell’ambito delle torri medievali, a poca distanza dalle Due Torri troviamo la Prendiparte, definita “coronata” per via dell’andamento a zigzag che caratterizza la sua estremità superiore. La particolarità di questa torre è che gli ambienti al suo interno, un tempo adibiti a prigioni, ospitano oggi un suggestivo bed and breakfast e la splendida terrazza panoramica all’ultimo piano dove prendere un aperitivo in compagnia di una vista mozzafiato su Bologna.

Torre Prendiparte Bologna

Per accedere alla terrazza della torre Prendiparte occorre prenotare in anticipo o partecipare a uno degli eventi organizzati; in alternativa, vi consigliamo di partecipare al Torri Tour di Walk ‘n Ride, che oltre a raccontarvi storia e curiosità delle torri bolognesi, comprende la visita alla Prendiparte e su richiesta anche l’aperitivo a 60 metri di altezza.

4) Osservare il cielo dal Museo della Specola

Spostiamoci ora in via Zamboni, in cerca di una prospettiva diversa sulla città. Siamo in piena zona universitaria, un’area di grande fermento che affonda le proprie radici in un’antichissima tradizione accademica. Passeggiando lungo la via in direzione della porta, al civico 33 incontrerete il Museo della Specola, il museo astronomico di Bologna, che già di per sé merita una visita. Ospitato all’interno di una torre settecentesca, è un mondo affascinante popolato di antiche sfere armillari, astrolabi e telescopi, che di stanza in stanza conduce fino alla terrazza dell’osservatorio.

Dopo aver salito i 272 gradini della torre potrete avvicinarvi al parapetto e lasciare lo sguardo vagare fra terra e cielo, proprio come facevano un tempo gli astronomi.

Museo della Specola Bologna


5) Colli e belvedere. Il binomio perfetto

Cosa sarebbe Bologna senza i suoi colli?
Oltre ad essere un luogo di svago per i bolognesi, in cui passeggiare o fare sport, le colline che lambiscono la città in direzione degli Appennini rappresentano anche un ottimo punto di avvistamento. Sono tanti i luoghi da cui poter contemplare il panorama comodamente seduti su un prato, con la luce del giorno oppure di sera, quando il centro accende le sue luci.

Appena fuori Porta San Mamolo troviamo il complesso di San Michele in Bosco, un monastero ricco di storia e di opere d’arte, noto anche però per la sua terrazza panoramica, che come una finestra si apre sul centro storico di Bologna.

Vista San Michele in Bosco

Chi desidera coniugare una salutare camminata nella natura e la possibilità di fermarsi a contemplare il panorama può dirigersi invece a Villa Aldini e al Parco di Villa Ghigi, entrambi raggiungibili da Porta San Mamolo.

Villa Aldini fu costruita dal ministro napoleonico Antonio Aldini a inizio Ottocento sul colle dell’Osservanza, in una posizione che Napoleone stesso pare definì “superba”. Per arrivare alla villa occorre camminare per un tratto piuttosto lungo e in salita, ma una volta in cima vi troverete a tu per tu con la facciata neoclassica dell’edificio e naturalmente con un bellissimo panorama su Bologna.

Villa Aldini Bologna

Già che siamo giunti sul colle dell’Osservanza, con una breve passeggiata lungo via di Gaibola ci addentriamo nel parco di Villa Ghigi, un’immensa area verde che sovrasta la città e offre moltissimi percorsi nella natura, oltre a un belvedere di grande fascino.

Infine, eccoci giunti al cospetto della regina delle chiese bolognesi, che seduta sul Colle della Guardia osserva silenziosa la città. È la Basilica di San Luca, un santuario molto speciale per i bolognesi, situato fuori dal centro ma collegato a Bologna da un porticato lungo quasi 4 chilometri. Percorrerlo fino in cima, protetti dalle sue arcate, è un’esperienza che vi consigliamo di fare per scoprire uno dei luoghi più rappresentativi dell’identità bolognese. Poco prima di giungere in cima, non dimenticate di voltarvi verso il basso e lanciare uno sguardo contemplativo alla città.

Veduta aerea San Luca Bologna