Edificio religioso, Bologna
Chiunque giunga a Bologna per la prima volta non può fare a meno di visitare la Basilica di San Petronio, la chiesa più grande e più famosa della città, dalla caratteristica facciata incompiuta.
San Petronio occupa il quinto posto nella classifica delle chiese più grandi d’Italia, ma il progetto originario prevedeva che fosse ancora più imponente. Voluta dall’autorità civile di Bologna come tributo alla propria libertà e autonomia, senza alcun intervento ecclesiastico, la sua costruzione ebbe inizio nel 1390 su progetto di Antonio di Vincenzo.
Nelle intenzioni dei bolognesi la superficie di San Petronio avrebbe dovuto superare quella di San Pietro a Roma: l’impianto a croce latina ideato da Arduino degli Arriguzzi prevedeva che ogni braccio terminasse addirittura su una piazza dedicata. Secondo la tradizione, il progetto venne poi ridimensionato da Papa Pio IV che nel 1505 ne bloccò l’ambiziosa e dispendiosa realizzazione. Oggi la basilica non presenta infatti alcun transetto.
Quando i lavori giunsero al termine nel 1659 la facciata della basilica era ricoperta di marmo rosso e pietra d’Istria nella fascia inferiore, mentre su quella superiore campeggiava il laterizio, e così è giunta fino ai giorni nostri. Nonostante la sua incompiutezza, dovuta probabilmente all’indecisione su come concludere il progetto e alla mancanza di finanziamenti, la parte inferiore della facciata presenta alcuni dettagli degni di nota.
In posizione centrale si può infatti ammirare la Porta Magna, uno splendido portale attorniato da due porte più piccole. Si tratta di un’opera di Jacopo della Quercia che raffigura alcune scene dell’Antico e del Nuovo Testamento, i profeti e una Madonna con Bambino affiancata da Sant’Ambrogio e San Petronio nella lunetta centrale.