Piazza, Bologna
L'aspetto odierno di Piazza Azzarita di Bologna si deve ai rifacimenti in seguito al secondo conflitto mondiale. Prima del disastro causato dai bombardamenti che colpirono la città per molti mesi, sorgeva infatti nelle vicinanze di questo luogo l'edificio originale dell'Ospedale Maggiore, oggi spostato su via Saffi.
La zona non era densamente popolata come la si vede oggi bensì prevalentemente disabitata e, proprio per questo, fu uno dei luoghi dove vennero installati i cosiddetti “orti di guerra”, ovvero zone messe a coltivazione all'interno delle città per poter sopravvivere alle ristrettezze dovute al conflitto.
Caratterizzava certamente l’antica piazza la presenza a pochi metri del canale di Reno, la principale arteria d’acqua della città, oggi tombato ma ancora presente sotto i parcheggi della via che da lui prende il nome, via Riva di Reno. Attualmente sorge sulla piazza uno dei palazzetti dello sport della città, luogo di eventi e concerti.
Il palazzetto è stato dedicato nel 1996 al sindaco di Bologna Giuseppe Dozza, colui che nel 1956 ne volle la costruzione su progetto di Francesco Allegra. La sua edificazione si rese necessaria quando divenne chiaro che la Sala Borsa, oggi biblioteca comunale, non era più un ambiente adatto per accogliere le attività sportive, in particolar modo delle squadre di pallacanestro cittadine. Oggi può contenere quasi 6000 spettatori.
Un piccolo edificio giallo, presente di fronte all'entrata centrale del palazzetto e utilizzato come uscita dei parcheggi sotterranei, ci ricorda della presenza a Bologna di moltissimi artisti dediti alla street art. In Piazza Azzarita ha lavorato in particolar modo Levalet, street artist abituato all'utilizzo della tecnica dei poster, ovvero a disegnare e schizzare prima l'opera sul foglio di carta e poi successivamente incollarlo al muro predestinato. L'opera qui presente che raffigura dei ninja un po' maldestri a caccia di un rinoceronte è denominata “The Hunt”.