Chiesa di San Giovanni Evangelista: Informazioni sull'attrazione
La Chiesa di San Giovanni Evangelista è la prima chiesa antica che si incontra uscendo dalla stazione ferroviaria di Ravenna.
L'edificio appare oggi abbastanza isolato dal resto del contesto storico artistico perché lo vediamo circondato da edifici moderni. In realtà San Giovanni era inserito anticamente nel contesto del centro cittadino ma si trovava comunque in una posizione decentrata, perché sorgeva vicino a quella che all'epoca era la linea di costa, vicino al mare.
La fondazione per volere di Galla Placidia
L'edificio venne edificato nel
V secolo per volere dell'imperatrice
Galla Placidia. Galla era la nipote dell'imperatore
Valentiniano I, i suoi zii erano
gli imperatori Graziano e Valentiniano II e tutti e due i suoi fratellastri,
Arcadio e Onorio, furono imperatori a loro volta. Si sposerà con
Ataulfo, re dei Visigoti, e in seguito con
Costanzo III, all'epoca Imperatore Romano d'Occidente.
Per concludere l’elenco del suo coinvolgimento con le dinastie regali è necessario ricordare che anche il figlio
Valentiniano III e il nipote
Teodosio II sedettero sul trono dell'impero. Galla Placidia si può pertanto considerare a ragione una delle più grandi protagoniste della sua epoca.
Il figlio Valentiniano III salì al trono quando era troppo giovane per governare e, di fatto, fu lei ad occuparsi dell'impero come
co-reggente per un lungo periodo di tempo. Galla volle erigere la chiesa di San Giovanni Evangelista per mantenere fede a un
voto fatto di ritorno da Costantinopoli dove si era recata in seguito alla morte del fratello Onorio.
Durante il viaggio di rientro a Ravenna la sua nave rimase coinvolta in una grande tempesta e l'imperatrice promise di
costruire un imponente edificio di culto se fosse riuscita a scampare al naufragio. Una volta rientrata in città mantenne la promessa.
Gli interni e gli esterni della chiesa
L'ingresso era preceduto da
un grande quadriportico andato distrutto nel corso dei secoli, e oggi sostituito da una struttura più semplice che immette in un piccolo spazio verde.
Attraversando poi un bellissimo
portale trecentesco si accede a uno spazio diviso in tre navate che porta ancora esposti sulle pareti i frammenti ritrovati e salvati dell'
antico pavimento della basilica, risalente al XIII secolo.
Le tematiche affrontate in queste antiche decorazioni si riferiscono a quelle tipiche delle corti dell'epoca, intrise di storie di dame e cavalieri, animali fantastici e grotteschi, e collegamenti con le crociate che si stavano svolgendo in quel momento.
La chiesa subì svariati interventi, sia internamente che esternamente. Il cambiamento più profondo si ebbe però nel
1944, quando fu largamente
danneggiata dai bombardamenti aerei che causarono la distruzione del ciclo di affreschi del XII, del XIII e del XIV secolo e delle decorazioni in mosaico che un tempo ricoprivano l'abside.
La Chiesa di San Giovanni Evangelista è tuttora affiancata dal
campanile originale che venne costruito all'incirca nel X secolo.
Questo complesso, come tutti gli altri edifici della città di Ravenna, è stato soggetto al fenomeno della cosiddetta
subsidenza, ovvero il processo di sprofondamento delle antiche architetture a causa dell’instabile e sabbioso terreno della città, che ha fatto abbassare l'antico livello di calpestio di diversi metri rispetto a quello attuale.
Dobbiamo quindi immaginarla ancora più alta, un vero punto di rottura verticale nello skyline dell'antica Ravenna imperiale.