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Battistero degli Ariani

Edificio religioso, Ravenna

Battistero degli Ariani: Informazioni sull'attrazione

La costruzione del Battistero degli Ariani a Ravenna è strettamente collegata alla presenza in città di Teodorico. Il re, infatti, apparteneva alla religione ariana e così anche la totalità della sua corte.

La dottrina ariana, che verrà in seguito considerata eretica, venne fondata dal teologo Ario che visse tra III e IV secolo d.C.. Fulcro di questa dottrina era la considerazione che Cristo occupasse un ruolo secondario rispetto alla figura di Dio padre. Era questa una posizione che non poteva essere certamente accettata dagli ortodossi più intransigenti, tanto è vero che venne immediatamente condannata dal Concilio di Nicea.

La presenza in città di due culti che venivano praticati contemporaneamente, quello cristiano e quello ariano, fecero nascere quindi la necessità di avere differenti luoghi per poterli praticare. Per questo motivo, verso la fine del V secolo d.C. venne costruito il battistero oggi denominato chiesa del Santo Spirito, che andava a completare la cittadella religiosa di questo nuovo culto, non a caso in posizione ravvicinata a quella che si crede fosse la collocazione originale del Palazzo dello stesso Teodorico. Il sovrano, però, aveva una propria cappella palatina che frequentava per partecipare alle funzioni e che si identifica oggi nella sopravvissuta chiesa di Sant’Apollinare Nuovo.

Come la totalità degli antichi edifici ravennati, anche il battistero è stato interessato dal fenomeno della subsidenza che fa sì che, trovandosi questi su un terreno prevalentemente mobile e acquitrinoso, vengano pian piano ad abbassarsi nel corso dei secoli. In questo caso l'abbassamento è stato di più di 2 metri rispetto al livello di calpestio attuale.

Il mosaico del Battesimo di Cristo

L'edificio è di forma ottagonale ed è decorato all'esterno da quattro piccole absidi. L'interno mantiene solo in parte le antiche decorazioni, concentrate in particolar modo nella zona della cupola, mentre molte altre sono andate purtroppo perdute. Fulcro centrale della rappresentazione è ovviamente la scena del battesimo di Cristo, che si ricollegava direttamente con la funzione stessa dell'edificio e che il battezzando poteva vedere riflessa nell’acqua della vasca dove si immergeva durante la cerimonia, posta nel cuore dell’edificio.

Al centro è rappresentato il corpo di Cristo, un uomo giovane e nudo, totalmente immerso nelle acque del fiume Giordano ed accompagnato dalla figura di Giovanni Battista. L’uomo sdraiato al lato della composizione, adornato di capelli e barba bianchi, è la personificazione del fiume stesso.

Disposti tutti attorno alla rappresentazione centrale ci sono le figure dei 12 apostoli che camminano in una lunga processione. I corpi degli apostoli sono divisi tra di loro da alcune palmette stilizzate, e sono tutti quanti rivolti alla raffigurazione di un trono vuoto sormontato dalla croce avvolta da un drappo purpureo.

La composizione stessa di questa processione sottolinea le differenze dottrinali tra la corrente ariana e quella cristiana. Nel Battistero Neoniano, infatti, gli Apostoli sono rivolti alla figura di Cristo, rappresentata nella zona centrale simbolo del suo collegamento con il divino. In questo caso, invece, gli apostoli si rivolgono alla croce, vero simbolo dell'umana sofferenza di Gesù, esaltando quindi la sua natura più terrena a discapito di quella divina.

Anche il Battistero degli Ariani è entrato a far parte nel 1996 del patrimonio dell'UNESCO, assieme ad altri 7 edifici del centro storico ravennate, per via della “importanza straordinaria in ragione della suprema maestria artistica dell'arte del mosaico. Essi sono inoltre la prova delle relazioni e dei contatti artistici e religiosi di un periodo importante della storia della cultura europea"