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Battistero Neoniano

Edificio religioso, Ravenna

Battistero Neoniano: Informazioni sull'attrazione

Il Battistero Neoniano, detto anche degli ortodossi, sorge accanto a quello che un tempo era il cuore pulsante della Ravenna cattolica. Al momento della sua costruzione infatti esistevano in città due diverse fedi, quella ortodossa e quella ariana, ognuna con la sua cattedrale e il rispettivo battistero.

I lavori cominciarono quando venne trasferita la sede vescovile da Classe a Ravenna, all'inizio del V secolo. Il nome “neoniano” gli deriva dal fatto che il vescovo Neone portò a termine la struttura e la sua decorazione interna all'incirca nel 475 d.C., dopo che questa era stata cominciata dal suo predecessore vescovo Orso, lo stesso che eresse la prima cattedrale (la Cattedrale di Ravenna che ancora oggi si trova accanto al battistero viene infatti chiamata Ursiana).

Il Battistero Neoniano ha pianta ottagonale, ed è questo un numero che si ripeteva spesso in molti edifici sacri dell'epoca, in quanto l’otto era collegato al concetto di infinito e di resurrezione.

L'esterno della costruzione è decisamente povero e contrasta con la ricchezza degli interni, a testimonianza di quanto per la dottrina religiosa sia molto più importante coltivare l'anima piuttosto che il corpo.

Gli interni e la decorazione a mosaico

Al centro dell'edificio c'è un grande fonte battesimale, anch'esso di forma ottagonale, fatto di porfido e di marmo greco, due materiali nobilissimi. La grande vasca serviva per praticare il battesimo tramite immersione, rito cui all’epoca si accedeva da adulti, e che comprendeva un’immersione totale nell'acqua per ben tre volte al fine di purificarsi dal peccato originale e essere accolti nella nuova comunità.

Entrando all'interno si è sicuramente attratti dalla splendida decorazione a mosaico che ricopre la cupola, al cui centro si scorge un medaglione con la scena del battesimo di Cristo. Il figlio di Dio è raffigurato mentre è immerso nelle acque del fiume Giordano e sta ricevendo a sua volta il battesimo. Attorno a lui sono rappresentati i 12 apostoli in processione capeggiati dalle figure di San Pietro e San Paolo.

Si trovano poi le presenze simboliche dei troni e degli altari: mentre questi ultimi suggeriscono un collegamento diretto con la città eterna, i troni sono da intendere come destinati ai fedeli che verranno accolti nel Regno dei Cieli. Le pareti interne sono decorate da due ordini di arcate sovrapposte costruite con marmi preziosi ed abbellite da meravigliosi stucchi.

Il Battistero Neoniano e la Cattedrale di Ravenna si trovano oggi in una zona leggermente decentrata rispetto all'attuale centro della città. Questo non deve sorprenderci e dipende dal fatto che al momento della loro edificazione il fulcro della città era decisamente più spostato in questa area.

Questo edificio come molti altri in città è stato inoltre soggetto al fenomeno della subsidenza, che vede le antiche costruzioni di Ravenna sprofondare all'interno del instabile terreno. per questo motivo l'attuale livello di calpestio si trova all'incirca 3 metri al di sopra di quello antico, e per entrare battistero è necessario scendere alcuni gradini.

Uno dei personaggi più famosi che si fermò ad ammirare questo luogo di incredibile bellezza fu Carl Gustav Jung, uno dei padri della psicanalisi assieme a Freud.