Edificio storico, Bologna
Torre Galluzzi è una delle poche torri di Bologna sopravvissute fino all'epoca moderna, è alta all'incirca 31 metri e venne costruita nel 1257.
È collocata a pochi passi da Piazza Maggiore, all'interno di una corte che porta il suo stesso nome, ed è affiancata dall’oratorio di San Giovanni Battista dei Fiorentini. L'oratorio si trova sovrapposto al luogo dove sorge l'antica chiesa di Santa Maria Rotonda, costruita proprio dalla famiglia dei Galluzzi, che venne restaurata alla fine del 1700 da Tubertini, architetto ufficiale del Comune di Bologna.
La torre è probabilmente la più giovane di quelle giunte fino ai nostri giorni. Nonostante ciò, esattamente come tutte le altre fu costruita con scopi prettamente difensivi. La datazione diversa è suggerita però dalla conformazione dell'arco che sormonta la sua entrata, di forma ogivale: le altre torri presenti in città presentano invece archi a tutto sesto.
La porta che attualmente si utilizza per entrare all'interno dell'edificio non è quella originale, che era posta esattamente nella parte centrale dell'edificio, dove ancora oggi si trova. L'altezza della posizione della porta non ci deve sorprendere, in quanto nei secoli passati la torre stessa era collegata alla casa, costruita probabilmente in materiale ligneo, come dimostra la soglia della porta sopraelevata consumata da centinaia di anni di continuo calpestio.
Il ruolo difensivo di torre Galluzzi è ribadito anche dall’enorme spessore dei muri alla base della costruzione, che supera di poco i 3 metri e che suggerisce anche come il probabile progetto iniziale prevedesse la costruzione di una torre molto più alta rispetto a quella poi realizzata.
I proprietari di questa torre furono i componenti della famiglia Galluzzi, famiglia guelfa la cui storia si intreccia in parte con quella della famiglia ghibellina dei Catalani, possessori di un'altra delle torri giunte integre fino ad oggi e collocata in vicolo Spirito Santo.
La vicenda che coinvolge queste due antiche famiglie si svolge durante il XIII secolo, quando uno degli appartenenti ai Catalani, sotto richiesta di uno dei suoi nipoti, fece elevare la torre per far sì che questo si ingraziasse l'amore di Virginia Galluzzi, appartenente ad una famiglia guelfa. La tattica ebbe successo e i due convolarono a nozze in segreto ma, una volta scoperti, vennero severamente puniti. L’appartenente alla famiglia dei Catalani venne passato per le armi mentre la sua amante venne costretta a togliersi la vita con le sue stesse mani.
Esattamente come molte altre famiglie della nobiltà medievale i Galluzzi erano proprietari di più di una torre, di cui questa però è l'unica riuscita a sopravvivere fino ad oggi.
La torre Galluzzi e la sua corte erano il vero centro del regno dei Galluzzi necessario e fondamentale per la difesa, in particolar modo contro le vicine fortificazioni della famiglia ghibellina dei Carbonesi, loro nemici giurati. Attualmente l'interno della torre è occupato dai locali di una libreria e sulla corte si affacciano alcuni negozi e ristoranti. A pochi passi da questa isola nel cuore della città, si trovano la frequentatissima piazza Galvani su cui si affaccia l'Archiginnasio e, dal lato opposto, la centralissima via D'Azeglio dove abitava il grande Lucio Dalla, eroe bolognese moderno.