Edificio storico, Bologna
Il cosiddetto Collegio di Spagna si trova oggi nell'omonima via a Bologna. Il titolo completo per questa antica istituzione è "Real Colegio Mayor de San Clemente de los Españoles" e venne fondato nel 1364 dal Cardinale Egidio Albornoz, di chiare origini ispaniche.
Il cardinale fu forse più conosciuto per le sue opere militari che per quelle religiose. La vita lo vide infatti protagonista di molteplici battaglie che riportarono sotto il controllo del pontefice una grande parte del Centro Italia, come ad esempio la Marca Anconetana, la zona di Senigallia, Forlì e molti altri luoghi.
Una delle ultime conquiste riportate sotto l'autorità pontificia fu proprio la città di Bologna, riconquistata grazie ad una spaccatura interna alla stessa famiglia Visconti che in quel momento la controllava.
Giovanni Visconti infatti, all’epoca signore di Bologna, si scontrò con Bernabò Visconti, signore di Milano. Una volta resosi conto di non poter avere la meglio contro un parente così potente, Giovanni decise di consegnare la città proprio al cardinale Albornoz che aveva più volte cercato di espugnarla in precedenza senza mai ottenere risultati. La moneta di scambio per questa trattativa fu la città di Fermo, e questa cessione a discapito di Bernabò farà sì che fra lo stato milanese e quello Pontificio nascesse quella che verrà ricordata come una vera e propria crociata.
Morto mentre si recava a Roma per essere ricevuto dal Papa, desideroso di ringraziarlo per gli enormi servizi che aveva reso allo Stato Pontificio, il cardinale venne sepolto, secondo le sue volontà, nella chiesa di San Francesco d'Assisi. Solo quattro anni dopo le sue spoglie mortali vennero però trasportate all'interno della cattedrale di Toledo.
Durante il suo periodo a Bologna Albornoz fondò nel 1364 il Collegio di Spagna, istituzione nata per dare ospitalità agli studenti fuori sede, in particolar modo a quelli spagnoli. La fondazione di questi istituti si diffuse in Europa dal XIII secolo in poi, tanto è vero che se ne potevano contare ben 24. Al momento però il Collegio di Spagna è l'unico che sopravvive ancora in piena attività e conserva al suo interno la più antica collezione privata di codici medievali di tutto il mondo.
L'edificio venne ultimato nel 1367 su progetto di Matteo Gattaponi ed è decorato esternamente dagli stemmi della corona spagnola e da quelli del suo fondatore. Ironicamente questo luogo venne sempre denominato Domus hispanica, pur essendo stato fondato prima che la stessa Spagna venisse unificata come stato unitario.
Al momento gli ospiti del collegio vengono selezionati tramite concorsi tra i dottorandi dell'università spagnola ed assumono il nome di bolonios. La stessa Unione Europea ha riconosciuto a questa antica istituzione un’importanza culturale fondamentale in quanto travalicava i confini nazionali molto prima che qualcuno pensasse di farlo attraverso l'idea di un'Europa unita, dando spazio in seno all’università italiana a studenti provenienti dall'estero alloggiati in un luogo che prendeva spunto dall'architettura di tutta Europa.
Moltissimi personaggi fondamentali per la cultura moderna hanno attraversato da studenti il portone principale dell'edificio. Tra questi vale la pena di ricordare Ignazio di Loyola e Miguel de Cervantes, considerato il fondatore della lingua spagnola moderna e formidabile autore del Don Chisciotte.
Attualmente il Collegio di Spagna è privato e non riceve alcun tipo di sovvenzioni da parte dello stato. A capo della sua gestione vi è un consiglio costituito dall'arcivescovo di Toledo, alcuni rappresentanti del governo spagnolo della casata reale e un rappresentante degli stessi studenti. Presidente di questo stesso consiglio è l'erede della casata Albornoz, successione questa che fu voluta e lasciata per iscritto dallo stesso fondatore.