Piazza, Bologna
Piazza Minghetti prende il suo nome da quello di un illustre cittadino bolognese, Marco Minghetti, deputato della destra storica italiana che fu presidente del Consiglio dei Ministri due volte, la prima dal 1863 al 1864 e la seconda tra 1873 e 1876. Sotto il suo secondo governo si raggiunse il pareggio di bilancio, per la prima ed ultima volta in Italia.
La sua statua, scolpita da Giulio Monteverde, campeggia al centro dello spiazzo a memoria di quanto fece per l’Italia e per la sua stessa città. Minghetti risulta, infatti, tra i fondatori della Cassa di Risparmio in Bologna (1837). Grande viaggiatore, allievo di Ugo Bassi e grande amico di D’Azeglio fu anche collaboratore di Cavour, che lo nominò segretario generale del ministero degli Esteri. Dopo le dimissioni di quest’ultimo, si occupò di preparare l’annessione della Romagna al Regno di Sardegna.
Dopo anni da protagonista della politica italiana che lo videro più volte al centro degli avvenimenti centrali dei primi anni post-unitari, Minghetti morì a Bologna e fu sepolto assieme alla moglie nel cimitero della Certosa. A lui è dedicato anche uno dei licei della città, il Liceo Ginnasio Statale Marco Minghetti, sito in Via Nazario Sauro all’interno del cinquecentesco Palazzo Lambertini Taruffi.
Piazza Minghetti (1893-1896) dona un respiro alla adiacente Via Farini e venne progettata dal visionario Ernesto Balbo Bertone di Sambuy, conte specializzato nella realizzazione di giardini che già in città si era occupato del disegno dei neonati Giardini Margherita. Decorano questa porzione di città alcuni edifici tra cui Il Palazzo delle Poste e quello della Cassa di Risparmio.
Il Palazzo delle Poste venne progettato da Emilio Saffi ed inaugurato nel 1911. Ancora oggi ospita le Poste centrali della città e il suo atrio è decorato da una statua dello scultore Alfonso Borghesani a ricordo dei dipendenti delle poste caduti durante il primo conflitto mondiale (1922), che rappresenta alcuni di loro intenti nelle telecomunicazioni sul campo di battaglia.
Il Palazzo della Cassa di Risparmio venne invece progettato da Giuseppe Mengoni, lo stesso architetto delle Galleria Vittorio Emanuele di Milano, e inaugurato qualche decennio prima, nel 1877.
L’intero edificio è decorato con marmo e ghisa e conserva all’interno vari ambienti affrescati ed abbelliti da statue di Arturo Colombarini, Giuseppe Pacchioni, Stefano Galletti e Giuseppe Romagnoli, che ancora accolgono gli uffici centrali della Banca e vengono utilizzati per diverse iniziative.
Ultimo monumento naturale da considerare di Piazza Minghetti è certamente il platano secolare che con i suoi 40 metri svetta su tutto lo spazio circostante ed è stato inserito nella lista degli alberi protetti dall’Istituto per i Beni Artistici, Monumentali e Naturali dell’Emilia Romagna.