Attrazione, Bologna
Uno degli angoli più caratteristici di Bologna è senza dubbio quello della Finestrella di via Piella. La piccola strada del centro storico è caratterizzata dalla importante presenza di una delle poche porte superstiti della seconda cerchia di mura della città, detta dei Torresotti.
Camminando verso la porta e mantenendo Via Righi alle spalle, nascosta sotto il portico si troverà sulla destra una piccola finestrella che si apre sopra uno degli scorci più particolari di Bologna. Aprendo la piccola anta che la chiude, infatti, appare davanti agli occhi dell'osservatore lo spettacolo del Canale delle Moline, derivazione cittadina del Canale di Reno.
Quest’ultimo deriva il suo nome dal fiume Reno, al quale si ricollega presso la Chiusa di Casalecchio, l'opera idraulica ancora in uso più antica d'Europa, considerata dall'Unesco “Patrimonio messaggero di una cultura di pace a favore dei giovani”. Sin dal periodo medievale rappresentava la principale fonte d'acqua per la città di Bologna.
Il Canale delle Moline risulta invece pieno o vuoto a seconda dei periodi dell'anno, in quanto viene periodicamente sottoposto a lavori di controllo e pulitura. Deve il suo nome al fatto che, fino a qualche secolo fa, era affollato dalle ruote dei mulini collegati con i grandi macchinari necessari alla lavorazione della seta, che tanto avevano reso ricca Bologna nei secoli passati.
Al momento non è più possibile vedere le ruote idrauliche perché molte sono state smontate ed altre sono state trasferite presso il Museo del Patrimonio Industriale. Potrebbe capitare però di vedere il canale solcato da gommoni: alcune associazioni locali li utilizzano infatti per le visite alla “Bologna delle acque”, visite che illustrano dal cuore del canale una prospettiva di Bologna del tutto differente!