Lun - Dom 9.00 / 18.00

Parco Talon

Area naturale, Casalecchio di Reno

Parco Talon: Informazioni sull'attrazione

Il Parco della Chiusa, più conosciuto al pubblico come Parco Talon, si trova nel territorio del Comune di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, e ricopre all'incirca 110 ettari di terreno.

Diversamente da come doveva presentarsi fino a qualche decennio fa, il parco si trova oggi molto vicino all'abitato cittadino. Nonostante ciò, nella sua estensione ritroviamo ancora custoditi un gran numero di ambienti naturali autoctoni tipici del basso Appennino Bolognese.

La fauna del Parco Talon

Tra le varie specie che popolano tutti i suoi habitat ce ne sono alcune molto rare tra cui la cosiddetta salamandrina dagli occhiali, che vive soltanto in 3 punti in tutta la provincia di Bologna. La salamandra è un anfibio che ama muoversi negli ambienti boschivi attraversati da corsi d'acqua. Si tratta di un animale in serio pericolo di estinzione, tanto è vero che ai luoghi in cui viene certificata la sua presenza è immediatamente attribuito il regime di tutela integrale, che impedisce qualsiasi tipo di attività non completamente naturale.

Nel Parco della Chiusa sono inoltre presenti moltissime specie di pipistrelli, che vivono in diverse colonie e sono sintomatici di un ambiente protetto e pulito. Molte di queste colonie hanno trovato casa all'interno di tunnel costruiti durante la Seconda Guerra Mondiale allo scopo di fornire riparo alla popolazione durante i bombardamenti.

I rifugi antiaerei vennero collocati all'interno del Parco Talon perché Casalecchio di Reno fu oggetto di molti disastrosi bombardamenti, mirati a distruggere la stazione ferroviaria e il ponte che permetteva l'attraversamento del Fiume Reno.
I tunnel sono oggi chiusi da cancellate con fenditure orizzontali per permettere l'entrata e l'uscita dei pipistrelli.

Gli antichi possedimenti dei Sampieri Talon: la villa e i giardini

Il territorio oggi divenuto parco pubblico faceva parte una volta dei possedimenti privati di alcune delle famiglie più importanti del senato bolognese. Tra queste le famiglie Talon e Sampieri, a cui apparteneva la villa ancora visibile anche se semidistrutta, che funge da accesso alla grande area verde.

Di grandi dimensioni, la villa era teatro di magnifici festeggiamenti e luogo di villeggiatura della famiglia. La sua bellezza e la sua totale estensione si possono ritrovare in moltissime cartoline d'epoca, dove si nota anche la presenza di fronte alla facciata principale di una fontana e di una serra. Sfortunatamente la villa venne colpita in pieno da una bomba durante l'ultimo conflitto bellico e non venne mai più ricostruita perché i danni subiti erano troppo ingenti.

Tutto attorno a questi possedimenti si sviluppavano diverse tipologie di giardino che riproducevano le modalità di trattamento del verde più in voga nei secoli passati. Si possono ancora oggi distinguere infatti il parco alla francese, con fontane e siepi geometriche, il parco all'italiana e il cosiddetto parco all'inglese, anche noto come giardino romantico.

Il giardino all'inglese è forse quello più difficile da identificare perché mirava alla riproduzione di un ambiente selvatico naturale. Oggi risulta quindi quasi completamente indistinguibile dal resto del tappeto verde che si trova nella parte terminale del palco, verso la struttura della Chiusa.

Camminando attraverso questa grande area verde si possono trovare le rovine degli edifici che facevano parte dei vecchi possedimenti nobiliari. Magazzini, ex case coloniche ma anche piccoli tempietti di gusto orientale dove la famiglia Talon e i loro ospiti trovavano ristoro durante feste e passeggiate.

Alle spalle della villa vi è invece un sentiero che porta al Santuario di San Luca. Lo stretto viottolo si inerpica sul fianco della collina regalando dei meravigliosi scorci sulla pianura bolognese. Lungo il percorso si trovano le stazioni della Via Crucis che portano fino alle porte del Santuario della Vergine.

Un tempo il Parco Talon arrivava fino a lambire la riva destra del fiume Reno; oggi purtroppo questa continuità è stata interrotta dalla costruzione di alcuni caseggiati che hanno unito il parco stesso all'abitato di Casalecchio. Molto frequentata dai cittadini di questa località, l’area verde ospita ogni anno molteplici iniziative che la mantengono viva e connessa con il contesto in cui si trova.