Se siete arrivati qui significa che siete stati almeno una volta nella vita a Bologna, magari seguendo l’itinerario classico fra torri, chiese e portici, e ora state tornando in città con la voglia di vedere posti nuovi. Oppure abitate a Bologna e siete a caccia di luoghi alternativi e meno conosciuti da visitare.

Bene, eccovi serviti! Di seguito troverete un percorso fra alcuni luoghi simbolici della città, situati nel centro storico o raggiungibili dal centro con i mezzi pubblici. Non è di certo un elenco esaustivo, ma è un inizio che vi può aiutare a scoprire le diverse anime di Bologna.

Per la scelta delle tappe ci siamo infatti ispirati a tematiche care alla città, come la musica, il cinema e l’arte. Già, perché Bologna non è solo dotta, grassa e rossa.

La Certosa

Partiamo da un luogo davvero fuori dagli schemi (e dai soliti itinerari turistici): la Certosa, ovvero il cimitero monumentale di Bologna. L’area si trova a poca distanza dal centro cittadino, vicino allo stadio, basterà salire sul primo autobus o noleggiare una bici di Walk ‘n Ride per raggiungerla.

Perché visitarla? Prima di tutto perché è monumentale, come dice il nome. Entrando nel complesso si ha l’impressione di immergersi in una città parallela, con i suoi portici, i chiostri e gli edifici che nei secoli si sono sempre più ampliati e arricchiti di decori. 

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Fondato nel 1801, il cimitero della Certosa è una vera e propria espressione della storia - non solo artistica - della città. Qui è racchiusa una vastissima collezione a cielo aperto di scultura neoclassica, e si trovano monumenti funebri molto toccanti come il Monumento Ossario ai Caduti Partigiani.

Una visita alla Certosa permette poi di conoscere i personaggi che hanno animato la vita cittadina e che qui hanno trovato sepoltura. Così, camminando in questo affascinante luogo del silenzio incontrerete le tombe di grandi pittori bolognesi come Guido Reni e Giorgio Morandi, del poeta Giosué Carducci, ma anche di Marco Biagi, giuslavorista assassinato a Bologna nel 2002.

Una delle tombe più visitate è quella di Lucio Dalla, che riposa sotto una semplice silhouette di metallo e il verso di una sua nota canzone: “Buonanotte anima mia, adesso spengo la luce e così sia…”.



La Certosa si può visitare liberamente durante gli orari di apertura; il nostro consiglio però è di partecipare a una visita guidata in bici del cimitero di Bologna, che vi permetterà di scoprirne a fondo la storia e i segreti.

La Cineteca

Ovvero, il paradiso terrestre dei cinefili. La Fondazione Cineteca è il luogo in cui film di ogni epoca e provenienza vengono restaurati, raccontati e proiettati sul grande schermo. I suoi archivi contengono la storia del cinema, e la sua missione è quella di condividerla con il pubblico.

Insomma, è un luogo magico da vivere di giorno, per ammirare la sede ricavata nell’ex macello cittadino e sbirciare dentro alla biblioteca Renzo Renzi. Ma anche e soprattutto di sera, quando l’ingresso è rischiarato dalla grande installazione luminosa e nelle sale del cinema Lumière iniziano le proiezioni.

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Se capitate a Bologna d’estate potrete anche godervi un film nel cinema a cielo aperto che la Cineteca allestisce ogni anno in Piazza Maggiore. La rassegna si chiama Sotto le Stelle del Cinema ed è completamente gratuita: un motivo in più per non perdere una delle esperienze cinematografiche più emozionanti della vostra vita.


Il Museo della Musica

Addentrandoci nel centro di Bologna troviamo un museo poco conosciuto ma molto curioso, che testimonia il legame della città con la musica: Bologna è infatti città creativa della musica UNESCO.

L’edificio in cui è allestito merita già di per sé una visita. Palazzo Sanguinetti in Strada Maggiore vi accoglie con un colpo d’occhio molto fotogenico sul cortile di fondo, che nasconde un bellissimo dipinto a trompe l’oeil. Continua poi a stupirvi nelle sale espositive, con i suoi affreschi in stile neoclassico.

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All’interno del Museo della Musica trovate strumenti musicali di ogni tipo, come il liuto (a Bologna c’è una grande tradizione di liutai), ma anche un trombone a forma di drago che piacerà molto ai bambini. Gironzolando per le sale scoprirete poi che Mozart ha condotto parte dei suoi studi a Bologna e che il manoscritto originale del Barbiere di Siviglia di Rossini è conservato proprio qui, nelle affascinanti sale di questo museo.

Il Museo della Specola

Concludiamo il percorso nella Bologna alternativa con un altro museo, che in realtà è anche uno dei punti panoramici più belli della città.

Siamo nella vibrante zona universitaria, che fra una facoltà e l’altra cela molti musei interessanti, gestiti proprio dall’ateneo bolognese. Quello della Specola si trova lungo la via più frequentata dagli studenti, via Zamboni, e al suo interno ospita il museo astronomico di Bologna.

Qui, fra telescopi, globi e altri strumenti dai nomi tanto complicati quanto ammalianti, una scala di ben 272 gradini porta alla terrazza dell’osservatorio. La vista da qui è davvero unica perché vi permette di ammirare le Due Torri e gli altri monumenti cittadini “dal retro”, una prospettiva che difficilmente troverete altrove a Bologna.

P.S. Al museo si accede soltanto tramite visita guidata: non dimenticate di consultare il sito dedicato per conoscere gli orari dei tour.